Il
29 aprile prossimo il Santo Padre proclamerà beata la fondatrice
dell’Istituto delle suore Orsoline di San Girolamo in Somasca,
Caterina Cittadini. «La nostra Domenica» ha già parlato ampiamente
di questa donna eccezionale, mettendo in risalto non solo le sue note
biografiche, ma soprattutto, l’eroicità delle virtù che le hanno
permesso di raggiungere quell’alto grado di santità dalla Chiesa
solennemente riconosciuta. È un segno ulteriore della bontà di Dio
il quale con sua grazia ha permesso a Caterina Cittadini di
impreziosire con la sua ammirevole vita la schiera dei santi e dei
beati nati e cresciuti in terra bergamasca. Nella ricorrenza appunto
della beatificazione di Caterina Cittadini, la madre generale
dell’istituto delle suore Orsoline di San Girolamo in Somasca, suor
Letizia Pedretti, ha incaricato lo scultore bergamasco Luigi Oldani
di coniare una medaglia commemorativa. L’artista di Dalmine non è
nuovo a tali impegni, e come numismatico sa per davvero tradurre in
immagine visiva le tematiche che gli vengono proposte. Ecco, pertanto,
una breve illustrazione di questa medaglia da lui ultimamente
realizzata. Sul diritto è la raffigurazione dell’immagine della
Beata Cittadini. Oltre alla perfetta rispondenza ai lineamenti
somatici, vi si nota la serenità di uno sguardo che diviene più che
mai il riflesso della serenità dello spirito, in un contesto quasi di
intimo raccoglimento che sembra tradursi in una composta e meditativa
estasi. Sullo sfondo è una veduta del cortile interno della casa
madre di Somasca e un sole raggiante appena spuntato all’orizzonte,
simbolo sicuramente dello sbocciare dell’opera della fondatrice. In
alto, la scritta semicircolare «B. Caterina Cittadini 1801-1857»,
mentre in piccolo, in basso a sinistra, la firma dell’autore «L.Oldani».
Sul rovescio per l’intero bordo è la scritta «Fondatrice istituto
suore orsoline di San Girolamo in Somasca-Bergamo». Al centro vi
compare il logo circondato da una spiga di grano con il motto «un
canto alla vita». Al di sopra e al di sotto del logo rispettivamente
le scritte «Beatificazione» e «29 aprile 2001». Sul piano interpretativo
diciamo che Luigi Oldani è riuscito a interpretare il soggetto con
profonda intuizione dando all’immagine della Beata Cittadini un
espressione per davvero a carattere mistico, avulsa da ogni leziosa
esteriorità che avrebbe sicuramente falsato la spiritualità della
beata. Sul piano estetico c’è da osservare il perfetto equilibrio
delle forme che ben si allineano con le diciture illustrative, e
questo è ancor meglio evidenziato sul rovescio della medaglia, dove
tutto gioca in un armoniosa composizione circolare. La medaglia, che
ha un diametro di 50 millimetri, è in bronzo patinato con una
tiratura di 999 esemplari numerati, eseguita con la consulenza tecnica
di Vittorio Lorioli. L’opera è confezionata in elegante astuccio e
accompagnata da certificato di garanzia.